ELENA VICHI


 

 

Una riflessione sull'essere umano, il rapporto con l'ambiente e la sua interiorità. 

Salire alla luce, elevarsi dall'oscurità, consapevolezza delle fondamenta su cui poggia il nostro piede. Strutture. Che siano roccia, ossa o filosofia.

In scena l'attrazione e il fascino per il tormento emotivo, la tensione verso la spiritualità, per esprimere un mio concetto di bellezza, e spiegare una parte di me da esplorare che è ciò da cui sgorga o su cui si poggia.

In alcune tematiche mi servo del corpo maschile, figure di statuaria preistorica, rocce e paesaggi interiori, utilizzandoli come immagini universali, archetipi, manifestazione di simboli dell'inconscio collettivo.

 

 

Le serie: Le Origini,  Paradiso e Inferno,  La Sete,  La Sindrome del Caduto,   Shell shock,  Il Posto Vuoto,   L'Uomo e il Mare,  

Colgono lo stesso argomento, la tensione verso il cielo, l'appartenenza alla terra.

La caduta, il desiderio, il tormento e l'elevazione, luce ed oscurità, inferno e il paradiso.

I supporti utilizzati per la realizzazione delle opere sono tela o legno a cui è applicato stucco e colla con aniline,  materiale cartaceo,  tela, resine acriliche.

Creano la base per colore ad olio o acrilico.